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Gentile redazione, mi chiamo Bruna e abito in provincia di Padova. Sono preoccupata per mio marito. Ha cambiato lavoro ma non è felice e mi dispiace tanto per lui. Dopo dieci anni nella stessa azienda, a febbraio, si è licenziato per un nuovo posto di lavoro che sembrava un’ottima opportunità ma non si è rilevato come sperava. I rapporti all’interno del suo ufficio sono sempre molto tesi e non c’è un bel clima tra colleghi, soprattutto con lui che, anche se ha molti anni di esperienza alle spalle, lo trattano come se fosse l’ultimo arrivato. Quindi quando torna a casa e spesso nervoso, triste e demotivato. Vorrei aiutarlo. Saluti Bruna (Padova)

Cara Bruna, 

non sempre le cose vanno a seconda delle nostre aspettative alcune si rivelano delle vere e proprie delusioni. Fossi tuo marito però non getterei subito la spugna. Tutte le nuove dinamiche di vita spesso, all’inizio, risultano difficili. Ci vuole un po’ di pazienza. Quando si inserisce una persona nuova in un determinato contesto ci vuole del tempo perché questo cambiamento venga “assorbito”. La gente ha bisogno di conoscerci, testarci, metterci alla prova e non solo dal punto di vista lavorativo. Quindi consiglierei a tuo marito di aspettare un po’ prima di abbattersi seriamente. Nel frattempo però potrebbe provare a cercare di instaurare un dialogo con i suoi colleghi e far capire loro che non devono sentirsi minacciati per la sua presenza e che soprattutto non è un ragazzino alla sua prima esperienza. È importante che comprendano che è lì per svolgere bene il proprio lavoro e basta. Creare un dialogo positivo con gli altri pone sempre delle ottime basi per tutti i tipi di rapporti. Se parlare con loro non servirà a nulla e con il passare dei mesi la situazione resterà insostenibile e sarà ancora causa di angoscia, nervosismo e frustrazione, allora è meglio che inizi a guardarsi in giro per cambiare lavoro o per provare a tornare dov’era prima. A volte è meglio guadagnare un po’ di meno ma avere una situazione lavorativa tranquilla e serena, perché questo influisce su tutto l’andamento della nostra vita, anche quello privato. Quando serve è giusto saper fare un passo indietro e ammettere di aver sbagliato. Un abbraccio (A.T.)